Che cosa spinge un uomo a dare il massimo..?? Quale strano meccanismo mentale si accende nella mente di un atleta che vuole vincere..?? Quale strana alchimia chimica si sublima nelle viscere di uno sportivo per spingerlo oltre i suoi limiti..?? Quale visione si materializza davanti ai suoi occhi per spronarlo verso l'assoluto..??
L'attaccamento alla maglia..?? Il gusto della vittoria sempre e comunque..?? L'appartenenza ad un gruppo..?? I soldi..?? Le belle donne..?? Il gusto del successo..??
Forse noi mortali non avremo mai la risposta giusta, ma sicuramente saremmo onorati di assistere almeno una volta nella vita ad uno spettacolo del genere, dove audacia e coraggio prevalgono sulla paura e il timore, dove caparbietà e impegno dominano la testardaggine e l'indifferenza, dove ordine e simmetria si impongono sul disordine e lo squilibrio.
E io, da 2° allenatore di questo fantastico manipolo di eroi che risponde al nome di Sporting Club Sassuolo, ho avuto la fortuna e l'onore di assistervi.
La giornata non era comiciata sotto i migliori auspici: si giocava alle 22.00, in campo ostile, con una temperatura esterna prossima allo zero; le defezioni erano state tante: chi per lavoro, chi per famiglia, chi per non si sà (vero Manda..!! € 50,00 di multa), tanto da dover convocare per l'occasione i nostri tre giovani virgulti della squadra a 11 Zapparoli, Corsini e Pongiluppi per completare la rosa.
Gli spogliatoi piccoli creavano non poca confusione logistica , nessun campetto esterno a disposizione per scaldare i potenti muscoli nell'attesa liberassero il campo, una certa sufficienza da parte di alcuni giocatori dello Sporting Club nel considerare gli avversari, un campo di gioco decisamente più grande del Partenio di casa.
Tutti fattori che hanno portato ad un primo tempo tremebondo, senza mordente e con le polveri bagnate, dove le occasioni a nostro favore si contano sulle punta delle dita di una mano, dove la disposizione tattica ha mancato totalmente, dove il vuoto mentale ha prevalso sul pieno sportivo, tanto che gli avversari erano in vantaggio di 3 goals a 0.
Allora che fare..?? Cosa dire ai tuoi giocatori che aspettano un tuo consiglio..?? Come far uscire la grinta che c'è in loro..??
Ed ecco l'audacia di un vero Mister: mettersi in gioco di prima persona, annunacare loro che in caso di sconfitta si sarebbe dimesso, a monito di come la parola "perdere" non faccia parte del suo vocabolario.
Ed è qui che è avvenuta la trasformazione: prima Daniele "Ghito" Ghitali, poi via via tutti gli altri rinvigoriscono dal loro torpore agonistico ed esplodono in un fragoroso urlo liberatorio che sa di rivincita e si catapultano in campo pronti a giocarsi la partita, pur se quasi impossibile.
Dopo un aggiustamento tattico in difesa, la squadra sembra aver raggiunto un equilibrio tecnico/tattico degno del più bell' Ajax degli anni '70 e comincia a macinare gioco a profusione, e con il gioco arrivano le occasioni, e con le occasioni arrivano i goals: 1 a 3, poi 2 a 3 ed infine 3 a 3 in un batter di ciglia, fino al 4 a 3 per i leoni di Sassuolo che sembrano dominare la partita.
Stremati per lo sforzo, si fanno raggiungere sul 4 a 4 a pochi minuti dalla fine, ma l'abbrivio e tutto per loro e sul finire della partita arriva la beffa: 5 a 4 per i neroverdi che portano a casa il match.
Che partita..!! Sugli scudi un sempreverde Moreno "Morro " Manfredini autore di 3 goals, un reparto difensivo quasi inviolabile nel secondo tempo e di 3 giovani polmoni autorevoli in tutto il campo.
E' questo il temperamento che vogliamo...!!!
Torniamo in corsa per la vittoria del campionato..!!
